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Con la sua arte si ispira alla magia della nostra mitica terra. Antonio Possenti, infatti, ricerca nel passato di questi luoghi i valori e la creatività.
Giuseppe Scopelliti |
(…) lento nella esecuzione ed estremamente meditativo e raffinato, e mobile nella variazione eccezionalmente ricca delle tinte, non di rado ripassate dal percorso liquido, sinuoso, di un colore tenue che sulla densa preparazione sottostante distende un velo ricamato; attento ai valori di chiusura e di scrittura della linea, che ora si scopre lasciata e ora inaspettatamente ripresa con minuti graffi corsivi di significato misterioso, quasi ideogrammi; pittore intenerito ogni volta che l’animo gli si effonde nelle viste della campagna, dei giardini e dei fiori costipati e compositi come un tempo erano certi pazienti tempietti-reliquari di carta costruiti dalle monache di clausura, ma improvvisamentestrappato alle parentesi dell’idillio dagli avvenimenti interni che gli ripropongono l’allarme di minacce eluse invano; caratterizzante spietato nei ritratti, Possenti ha una incredibile capacità di narratore per immagini. I suoi quadri non si finirebbe di scrutarli, ché sempre ci rivelano cose nuove e nuove flessioni del sentimento organizzate da una impaginazione di grande efficacia suggestiva, sostenuta da un mestiere di rara sapienza.(…) Critica di Fortunato Bellonzi. |
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Le opere in alto da sinistra: "Autoritratto con il Kouros e il filosofo" tecnica mista su cartone 55x50; |
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