Amedeo Cianci, 19 novembre 2011 Galleria Arena

Un ruolo fondamentale ricoprono, oltre alle doti di talento naturali, la realtà storica, culturale e geografica in cui l’artista si trova ad operare, la sua formazione, le conoscenze tecniche… Amedeo Cianci nasce e vive in quella terra permeata e ricca di sfumature che ritroviamo protagonista della maggior parte della sua feconda produzione: il Salento. L’immagine che più frequentemente l’artista ci regala e quella di un cantore del paesaggio.

La semplicità, tranquilla ed armonia con il cosmo parlano attraverso gran parte delle sue opere. Ecco prendere vita davanti ai nostri occhi distese di prati animati da un tripudio di fiori colorati che svettano, ondeggiando, all’ombra di secolari e poderosi ulivi.

Ecco comparire, ancora, vedute di marine con scogliere petrose, o distese di grano, interrotte qua e là, da muretti a secco e scorci di bianche case in lontananza.

Strade quasi deserte di un piccolo paesino salentino ci regalano poi, la percezione di una immobile nel tempo e nello spazio.
La scelta di colori ed armonie di tinte delicate, vivide e brillanti, i tratti definiti e non troppo materici, le pennellate sicure e calligrafiche caricano l’atmosfera di una forte aura simbolica, che ci pone quasi in una dimensione arcadica e di comunione con la natura a Dio.

               

                                        Cianci, Vaste, 130x90 Olio su tela                      a destra: Villa Zerbi, 40x100 olio su tela

Critiche:

Remo Alessandro Piperno:
"Fiori di non so dove neppure a dirne il nome nella tenerezza dell'amore distribuita all'infinito da giardini e giardinieri. Amedeo Cianci, artista legato per vocazione alla più bella tradizione dell'impressionismo francese, segna nella pittura odierna un significativo momento, per un auspicabile futuro aggancio della pittura al figurativo - realista. In Cianci, vedo quindi, il propulsore di un nuovo movimento pittorico, che potrebbe, nel volgere di qualche anno, ripulir la pittura da tutte quelle stravaganti astruserie e pretese avventuristiche delle varie correnti pittoriche di quest'ultimo quarto di secolo. Non sarebbe (come potrebbero pensare erroneamente alcuni) un ritorno al passato, costituirebbe invece un acquisir maggiore coscienza artistica, una riscoperta per la vera pittura (perchè non dimentichiamo che i veri pittori sono i pittori realisti), insomma, un nuovo umanesimo pittorico che darebbe buoni e copiosi frutti all'Arte di domani...

dal sito ufficiale dell'artista

Cianci, 100x100 Olio su tela                      a destra: 130x80 olio su tela                        


Maria Pia Romano:
Leggo questi versi in un poema di Lucien J. Engelmajer e li sento vibrare sulla tela luminosa di Amedeo Cianci. Distese di margherite e papaveri nella sconcertante bellezza del loro vivo cromatismo; un inno alla vita ed alla gioia di vivere del sole Salentino che scalda, anima, fa pulsare; una profonda serenità che si respira nel cuore. Si dischiude l'emozione sincera per tutto ciò che è vivo ed autentico: un fiore, un filo d'erba, il mare cobalto della nostra terra che è un nastro in lontananza ed amoreggia all'orizzonte col blu del cielo. La freschezza del segno pittorico, l'immediatezza espressiva, il profondo amore dell'autore per il nostro Salento, rendono la sua solare arte un piacere da gustare a fondo, senza fretta, per amare un pò di più la vita, per sentire la poesia delle piccole cose entrare in noi, per sorridere col cuore e con l'anima...

dal sito ufficiale dell'artista


Estratto dal sito ufficiale dell'artista: OPERA 200x100  Tecnica mista

Vedi anche la Biografia dell'artista Amedeo Cianci


Galleria d'Arte Arena, via Osanna 59 Reggio Calabria.
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