Reggio Calabria: Castello Aragonese,
cm. 30x40, olio su tavola, anno 2012

 

Ho sempre apprezzato l’ironia nelle persone e quel necessario e sano senso dell’umorismo che facilita lo slalom nel percorso duro e accidentato della vita.
Ulisse, al secolo Rossano Massaccesi, possiede, in maniera spiccata, tali qualità che riversa generosamente nel suo magico mondo pittorico. La sua esperienza professionale si basa su due elementi basilari: lo studio dell’iconografia medievale, che lo porta, con precisione appassionata, a rielaborare le strutture architettoniche, e il segno tagliente col quale traccia i suoi personaggi (pretini e suorine) assurti a simbolo metaforico del suo pensiero sociale e del suo mondo interiore.
 

Nelle architetture di Ulisse convogliano mito e logos, immaginario e razionalità, leggenda e filosofia.
Esse rappresentano lo scenario ideale delle sue opere, veicolo illuminato per le trame oniriche e paradossali, per le visioni poetiche della fantasia scaraventando la realtà quotidiana in un universo più ricco e fertile, più ironico ma sostanzialmente e palesemente ancorato all’inquietudine della nostra epoca.
Ulisse crea e prepara le sue tele con una minuziosità certosina, e quelle che noi leggiamo come scene di vita nel contesto architettonico sono anche il risultato del suo lavoro sottile e di infinita ricerca.
L’artista crea funambolici accordi per stupire e lasciare col fiato sospeso il fruitore: ma è un’apnea che estemporaneamente e superficialmente incanta; poi entra in gioco la straordinaria e accurata preparazione e l’assoluto divertimento col quale il nostro Rossano gestisce le avventure dei protagonisti in abito talare.

Reggio Calabria: Villa Genoese Zerbi, cm. 40x50, olio su tavola, anno 2012

Proprio questa giocosità e partecipazione ironica (a volte quasi caustica) fanno dell’arte di Ulisse un’isola felice nel panorama, a volte incomprensibile, del contemporaneo.
Notevoli le opere dove riconosciamo scorci a noi cari della Reggio che tanto amiamo, con una citazione particolare per lo strabiliante omaggio alla fonte di grande devozione che è la Madonna della Consolazione nostra protettrice.

Wanda Albanese De Leo



Anfiteatro di Reggio Calabria, cm. 30x70, olio su tavola, anno 2011

Critiche:

BONINI LORENZO: ULISSE UN COINVOLGENTE GIOCO, TRA IRONIA E SERENITA’

Considerare puramente “naif”, la pittura di Ulisse, e uno degli equivoci più grossi in cui si possa cadere.
Ciò contrasterebbe con l’uomo: basta guardarlo, scoprirne l’arguta ironia, il furbesco tono dimesso per comprendere che la sua intelligenza è sottile e penetrante, che lo spirito sa essere caustico pur senza acrimonia.
Se qualcuno ritiene che dalla pittura ingenua egli abbia mediato qualche strumento espressivo, commette un errore imperdonabile, dimenticando che tutti gli artisti hanno un ideale ispiratore – tutti ne eleggono uno -. Questo pone Ulisse come pittore della pura verità poetica, semplice e genuina, in una società complicata e corrotta.
Si stia però ben attenti, perché anche quando si parla di una semplicità intessuta di poesia, si corre il rischio di equivocare: la poesia non è mai semplice, come non è mai semplice il ritrovamento della semplicità. Solo attraverso sofferenze ed abnegazione si può conquistare tutto questo.
Ulisse lo sta facendo, lo ha già fatto in passato, e continuerà a farlo in futuro, donandoci l’incanto stupefatto dei luoghi e degli ambienti dove la gente riesce ancora a bearsi e sentirsi innocente, ritrovando la forma umana nella magica e perfin fantomatica luce ideale, conferendo alle opere un sapore arguto con dito di nostalgia che rimette perfettamente in sintonia l'uomo.

Vele a Reggio Calabria, cm. 30x60, olio su tavola, anno 2011

GIAN PIERO RABUFFI

Il mondo di Ulisse ha la fisionomia di un antico borgo medievale, in cui non è difficile cogliere i segni ed i rimandi alla città natale dell’artista, quella in cui ancora opera e vive. Mattoni, merlature, campanili, rosoni, bifore, torrioni riempiono di sé i dipinti con la loro misura, con la loro accogliente esattezza ed imponenza. Dall’architettura della città emergono la sensibilità ed il gusto, si potrebbe quasi dire l’urgenza, per una costruzione prospettica costantemente ricercata e per la cura del dettaglio:degli edifici possiamo contare ogni singolo mattone, come possiamo contare i fili d’erba nei prati del doganiere Rousseau. Questa città fiabesca, il cui cielo terso è solcato da rade nubi, ha i suoi abitanti: i pretini e le suorine che popolano l’universo fantastico di Ulisse...

...Gli abitanti della fiabesca città di Ulisse sono ritratti in piccole scene di vita quotidiana, a passeggio per le strade o a tavola od in curiose e buffe situazioni. L’ironia, la leggerezza, la voglia di giocare illuminano ed animano infatti i dipinti dell’artista, che pone i suoi personaggi nelle situazioni più improbabili. Essi banchettano, vendemmiano, simulano palii e giostre, lavorano su strane invenzioni....

...Come l’eroe omerico di cui porta il nome, Ulisse è il creatore ingegnoso di artifizi che permettono di varcare le porte di mondi altrimenti inaccessibili. Al contrario del re di Itaca però, l’artista di Osimo ci porta con le sue creazioni in un luogo interiore e magico, una riappacificante oasi di pace. Se pretini e suorine avessero un volto esso sarebbe un sereno e disteso sorriso, lo stesso sorriso che, in ultima istanza, le opere del maestro vogliono e sanno regalare a quanti le osservano.
 

Reggio Calabria:
Cattedrale, cm. 40x60,
olio su tavola, anno 2011

Reggio Calabria:
l'arrivo dell'artista,
cm 50x70, olio su tavola, anno 2011

Reggio Calabria: Processione della
Madonna della Consolazione,
cm 50x70, olio su tavola, anno 2012


Veduta di Scilla, cm. 40x60, olio su tavola, anno 2012

Vedi anche la Biografia dell'artista

Galleria d'Arte Arena, via Osanna 59 Reggio Calabria.
0965.893707 info@galleriaarena.com