SILVANA CARROCCIO

Pittrice figurativa autodidatta, vive ed opera a Reggio Calabria.
Ha esposto in numerose città italiane ricevendo consensi di critica e di pubblico. Ha tenuto mostre personali a Reggio Calabria nel 1981 presso il Centro di Arte e Cultura e nel 1985 presso la Galleria del Centro "Grandi Firme"; ha inoltre preso parte alle rassegne collettive "Fra Felice Griso" (Catona 1982), "Porta dei Leoni" (Reggio Calabria 1982) e alla mostra collettiva presentata presso la Biblioteca Comunale (Reggio Calabria 1990).
E' stata premiata con il "Macchiavello" (Firenze 1980) ed ha altresì conseguito premi partecipando ai concorsi "Porta dei Leoni" nel 1981 e "Kiwanis" nel 1982.

Note Critiche …

... la Carroccio usa un linguaggio pittorico stemperante, esalta la magia del bello, trascende l'elemento materiale e propone le emozioni che suscita il paesaggio con tutti i luoghi del suo vissuto. La traccia dei suoi dipinti non è un gioco dell'immaginario, non è un detrito sedimentato nel grande oceano che agita stimoli e fermenti creativi, ma il ruotare attorno ad un contesto d'immagini conosciute che ora si estende sull'immenso, ora fissa i contorni di un rifugio che prende la forma di un casolare, di una staccionata, di un vialetto o di un arbusto.
Accade però, che l'artista, più volte, sia sorpresa da un'immagine più speciale, più circoscritta, un'immagine che suscita suggestioni descrittive più stringenti, più coinvolgenti.
E' il caso della pittura che staziona sul particolare ed esalta la bellezza del soggetto appena scoperta.
E’ così che vengono alla nostra attenzione opere come le agavi, colte nell'incrocio delle falde o tra una cornice di fichi d’india, o la rete di rami di un albero senza rigoglio, o un cancello avvistato tra le nostre campagne che una folta vegetazione caratterizza nell'aspettativa di una rinascita.
Ciò che, sicuramente, può affermarsi oggi è che la pittura della Carroccio è una risposta sincera e trasparente all'esigenza primaria che promana dalla sua anima, una risposta autodidatta che la sollecita ad esaltare la vita, la natura, il contesto più familiare e conosciuto.

Dott. Giuseppe Bova

Informazioni sulle opere esposte sono disponibili contattando la Galleria Arena



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Dicembre 2009

.... E' l'oggetto-soggetto natura a scandire la sua ricerca; ed è quasi un trionfo di luce e colore quello che riesce ad ottenere, grazie ad una interpretazione di ciò che il tempo ha scolpito nel suo io, sensibilissimo e genuino.

Da “Repertorio di arte contemporanea
Antares – Vincenzo Ursini editore 1993)

 

" …….Ogni opera di Silvana Carroccio, anche se la fonte di ispirazione è consueta, è tale da fornire al fruitore la sensazione di scoperte sempre nuove: la natura, oggetto della sua ricerca, resa con larghe stesure di colore puro, denota sensibilità di intuito e freschezza di interpretazione.
È un figurativo che per la sua analisi del particolare, per il suo cercare di dominare l’atmosfera del soggetto trattato, ha un sapore ed un gusto di “passato” …

... Un grande amore per la pittura induce la Carroccio ad operare con quell'impegno tenace ancor più apprezzabile di un'autodidatta come lei, indubbiamente dotata di ottimo spirito di osservazione, reso e tradotto in forme cromatiche gradevoli dalle quali scaturisce l'esaltazione di un profondo sentimento bucolico, quasi di celebrazione della sacralità del paesaggio e degli elementi che lo compongono ".

Nuccia Micalizzi
(da Grande antologia ”Porta dei leoni” 1981)
 

"……. Le sue intuizioni pittoriche offerte dalla vera realtà, il lento trascorrere del tempo, le velate serenità di paesaggi avvolti da nostalgiche lontananze e le fresche composizioni di natura e di fiori, sono le argomentazioni trattate dall'artista, certamente capace di creare con la tavolozza brillanti luminosità, rese felicemente da uno stato creativo libero da ogni ombra esistenziale e da problematiche violente...

E' in fondo, il sentire della stessa artista, certamente capace di cogliere !a luce ed il bello di ogni intima emozione, desiderosa di attribuire alla realtà attuale le delicate armonie di equilibri forse perduti " ……..

Michele Alemanno
(da Grande antologia “Porta dei leoni” 1982)

 

 

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Galleria d'Arte Arena, via Osanna 59 Reggio Calabria.
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