ROBERTO COMELLI

La pittura non solo come espressione dell'artista ma anche come visione e interpretazione dell'osservatore.

Roberto Comelli, figlio d'arte, nasce a Cremona ne 1951.
La famiglia si trasferisce a Genova nel 1957. "A 13 anni era già consapevole di crescere artisticamente, a 16 anni aveva già il pensiero e il desiderio di fare il pittore".
Dopo il Liceo Artistico parte per il servizio di leva e al rientro apre il suo primo studio a Boccadasse, antico borgo marinaro del levante genovese.


Can-Can! - anno 2006, olio su tela 112x60

Espone per la prima volta a Genova, in 35 anni di attività ha realizzato più di 120 mostre personali, 40 collettive  e 6 presenze all'estero: New York, Basilea, Francoforte, Parigi, Madrid, Barcellona.
La sua arte è una ricerca continua del proprio ruolo "concettuale" ricreando la realtà nel suo divenire e cogliendone l'aspetto dinamico.

L'artista da anni porta avanti una ricerca su colore, luce e movimento, tre aspetti che fanno parte della sua personalità, e che è riuscito ad unire e mettere in sintonia nelle sue opere che risultano animate in un armonico dinamismo. Nelle sue opere la luce emana in superficie e dà vita ai colori che, in un cromatismo ricco e completo, permettono di leggere anche le zone d'ombra in un'atmosfera suggestiva che conduce dentro l'opera.
In questo modo l'artista mette in evidenza, attraverso la scomposizione dei dati formali del linguaggio pittorico, l'autentica finalità della rappresentazione artistica: ricomporre la sostanza dell'immagine dalla sua apparenza, dalla parvenza, che ha colpito lo sguardo, alla realtà che rappresenta.


Nudo, 1973 china seppia, 40x50

Mancine, olio su tela, 40x30


(dalla critica di Gino Sordini...)

...Egli prova l’inquietudine, l’angustia, le doglie, che l’avvertono dell’imminente declino di una stagione, prospera di frutti e di soddisfazioni, e dell’insorgenza dell’alba di quella che verrà. È la condizione stimolante, direi, lo stato permanente dell’artista, ricercatore, la cui meta è la perfezione dell’opera, inattingibile e perciò affascinante. È lo stato attuale di Roberto Comelli che, in un processo non cronologico, bensì metafisico, matura finalmente coordinando e disponendo, in un ordine logico-pratico inedito, le idee sorgenti dall'operosità quotidiana proveniente dalla corrente figurale.


Luce notturna, olio su tela 60x40

E le svolge, ricreandole, improntandole alla teoria, che delineandosi a chiare lettere, lo svincola dal passato per dedicarlo e consacrarlo al nutrimento del fresco e gagliardo virgulto, che reca in sé la saggezza di un curriculum ben affinato e preannuncia, nel presente luminoso, il futuro, confortato dal sorriso ineffabile di Gioconda, dalle tarde realizzazioni di Monet e degli altri grandi che lo seguiranno imitandolo e talvolta rinnovandolo. Spronato da così esperta milizia, l’iconia di Roberto Comelli scende quindi nella quiete e stasi imperturbabile di un limbo dantesco, per aprirsi alla aniconia, al non figurativo, che abbraccia la storica e gloriosa famiglia degli astrattisti euro-americani, onore e vanto dell’arte da almeno otto decenni.

E tra il pluralismo espressivo che lo configura, l’impulso costante, tenace, virile, incalza il nostro noto artista e lo determina alla scelta del preformale, quale linguaggio autentico di questa sua innovazione: linguaggio ambiguo, affine all’informale, che celebra la sintassi astratta, senza escludere però del tutto riferimenti al realismo naturalistico, illustre per maestri e tradizione.Nasce in tal modo il preformale di Roberto Comelli. Una scelta sofferta, operata non ex abrupto, coltivata anzi nel silenzio operoso, pluriennale, e intuita dal critico nell’introduzione alle sue opere fin dal 1976.


Primo autunno, 1975 olio su tela, 70x60
 

Gli oli su tela, le tecniche miste e le chine su carta, concludendo un periodo e aprendone un altro, scrivono oggi, con la spontanea naturalezza e duttilità da molti critici riconosciute e apprezzate, a colori, luci, linee rapide, mosse, le valide aniconie preformali, in un libero gioco di sogni, fantasia, immaginazioni, sorretti da umbratili orditi, dove veteribus et nova augent et perficiunt.

 

Vedi l'EXPO dell'Artista Roberto Comelli