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GABRIELE DE STEFANO
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Hanno detto di Gabriele De Stefano:
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Robert Altman "è affascinante e stupefacente riconoscere come nell'arte di Gabriele Destefano convivono sempre aspetti fra loro contrastanti, elementi dicotomici che si contrappongono costantemente, generando una sorta di pulsione vitale dai toni spesso esasperati e dalle improvvise accensioni espressive. Non vi è pace in quest'arte, non si può parlare di superficie armonica in una struttura lineare e consunta, cromaticamente aggredita, calpestata, dissacrata e corrosa da una materia pittorica che non ammette clemenza e non concede respiro" |
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Vittorio Gassman "Fuori - ovviamente - da qualsiasi pretesa di giudizio critico specializzato, mi sembra di poter affermare che i temi e il modo stilistico di Gabriele Destefano indicano interessi intimamente affini a quelli del discorso teatrale contemporaneo. E non solo, né tanto, per l'evidente drammaticità delle sue composizioni, la costante proposta del personaggio emblematico, solitamente vittima, l'escluso, l'alienato dalla scena sociale; o il frequente ricorrere dei motivi e dei segni stessi dello spettacolo. Il segno forte e tutto espresso, nasconde in realtà quella posizione di ambiguo che distingue qualsiasi valida drammaturgia" |
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Jaques Prévert "Si crea una attiva e positiva collaborazione tra l'uomo e l'artista, con la possibilità di comunicare con una visuale più ampia e di superare quegli ostacoli marginali o principali che determinano spesse volte dei vuoti sempre più incolmabili. Si può benissimo affermare che l'artista in parola, Gabriele Destefano, non è da annoverarsi tra i realisti, ne tanto meno tra gli astrattisti, perché la sua è un arte personalissima, che sintetizza con equilibrio le due correnti, che si serve di una astrazione per non cadere in una descrizione puramente esteriore del reale" |
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Philippe Daverio "Come la giungla della vita che nella giungla o attorno alla giungla pullula. Il piccolo e angusto mondo dell'arte contemporanea esige dai suoi addetti l'ubbidienza alle regole che uno spaurito mondo sacerdotale ha stabilito per ordinare un mercato globale. Si sceglie di essere artigiani o sperimentatori, geni incontrollati o buoni comunicatori, si aderisce ad una corrente, ad un giro d'appartenenza commerciale, ad una qualche cupola o cupolina che possa conquistare visibilità fra fiere, aste e biennali varie. Gabriele Destefano è fuori da tutto, o meglio ancora è "fuori" come dicono i ragazzi d'oggi ci chi è slegato da ogni tipo di conformismo. |
Galleria d'Arte Arena, via Osanna 59 Reggio Calabria.
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