Luciano De Liberato

Labirinto 07-2, 2007 - 70x50

L’artista inizia nel 1975 un percorso itinerante nell’arte, avviando una ricerca ricca di espressioni linguistiche e psicologiche. Seguito dalla critica prestigiosa, (Lorenza Trucchi, Marcello Venturoli, Franco Solmi, Giuseppe Marchiori), viene presto consacrato come artista di livello nazionale con una personale nel 1978, alla Galleria Artivisive a Roma, presentata da Maurizio Fagiolo dell’Arco. Negli anni Ottanta lavora a Roma, dove frequenta artisti e critici di grande spessore, quali Burri, Schifano, Dorazio, Emblema, Verna, Crispolti, Lambertini, Mussa.
 


Nello stesso periodo dopo le Trame - Sudari, dopo i poetici e concettuali “Neri”, scopre nuovi percorsi nell’utilizzo di materie colorate, come nel ciclo dei “Cotoni” (1981-1986) che per l’innovazione formale e linguistica ottengono il favore assoluto della critica e del mercato anche internazionale ad Art Basel nel 1983 e 1984. I primi anni ‘90 gli fanno scoprire i territori della memoria. Cicli pittorici quali “Genesi”, “Le fabbriche del sogno”, “Architetture solari”, “Le case segrete”, intense e suggestive visioni di un reale fantastico, filtrate dall’emozione dell’esistenza. Nel 1994 approda al definitivo possesso di un linguaggio unico e personalissimo, quando il suo segno con una tecnica, pur vicina alla dimensione del reale, assume fisicità, diviene fettuccia e si aggroviglia in matasse policrome. Nel 1996 tende le fettucce su strutture di telai con la nascita del nuovo ciclo dei “Nodi”.


De Liberato, Mappa n°11 Birmingham, 2006 - 100x80

La via percorsa da De Liberato è sempre più solitaria ma colma di ammirevole audacia, quella dei veri sperimentatori che con fiera consapevolezza consegneranno la fiaccola dell’arte all’avvenire”. I titolari della galleria Arena, affascinati dalla sua arte, compresa in una logica matematica che innerva tutta la sua produzione si rendono promotori, in occasione della Fiera di Forte dei Marmi, di iniziative atte a far conoscere e valorizzare l’autore. La via che De Liberato intraprende è, ogni volta, differente sia che operi sulle trame dei tessuti, sulle fettucce che si aggrovigliano in matasse policrome, sia sulle mappe o sui circuiti tecnologici. La sensazione che si ricava dalla sua opera è simile all’intraprendere un viaggio nelle illusioni ottiche policrome, dove le forme producono superfici dinamiche in un gioco apparentemente tridimensionale.


Mappa 14, 2006 - 70x70


Labirinto 28, 2007 - 70x70

Biografia di Luciano De Liberato

Galleria d'Arte Arena, via Osanna 59 Reggio Calabria.
0965.893707 info@galleriaarena.com