Presentazione

L’amore per l’arte di Loredana Albanese costituisce l’essenza di questa mostra dal titolo “A piedi nudi sui confini”.
La giovane artista barese propone prevalentemente figure femminili che cercano e perseguono la consapevolezza dell'autentica dimensione di se stessa attraverso un processo analitico, forse doloroso, della propria individualità.
In un momento ancora troppo legato a modelli maschili, la vera protagonista è la donna che riesce comunque a compiere scelte difficili e coraggiose spaziando dalla responsabile accettazione del proprio ruolo aristocraticamente accettato alla ironica trasformazione che manifesta la piena conoscenza della sua coscienza.
Questa incredibile sensibilità verso il mondo femminile Loredana Albanese la veicola nei suoi ritratti delicati ma al contempo intensi ed espressivi immersi in un’atmosfera ricca di energia, colma di sensualità, immersa nell’intenso colore-luce.
Le opere esposte divengono stazioni di un percorso di iniziazione amorosa che culminano in racconti di luce ed aria, di trasparenze ed occultamenti. Le figure si impongono con discrezione e leggerezza, facendosi il perno di associazioni di idee e di coinvolgimenti che disarmano e nello stesso tempo intrigano l’osservatore.
Un percorso intimistico, basato sulla memoria, sul recupero di certe fasi della vita, sulla percezione di rapporti umani che intende coinvolgere le coscienze attraverso un filtro personale fatto di partecipazione emotiva e di leggerezza narrativa.
Felicissima l’intuizione dello specchio, un filtro che scompone, decompone e ricompone i rapporti forse naufragati tra l’uomo e la donna, per fornire una nuova sembianza, un significato ulteriore, che suggerisce inquietanti scenari futuri. Loredana, attraverso gli occhi delle sue figure, colpisce per l’estrema semplicità con la quale risolve rapporti complessi e vari stati d’animo; un percorso luminoso, in punta di piedi, piedi nudi, fino a raffigurare questa intensa fragilità che contraddistingue i rapporti umani laddove l’amore deve fare conti con l’accettazione delle proprie diversità.
Evocando lo stato più profondo dell’io, le donne di Loredana non si rassegnano ad accettare la frustrazione di una sconfitta ma con una sorta di aurorale ottimismo riprendono con determinazione il loro cammino con amore.
E il gioco ricomincia ……

Reggio Calabria 3 ottobre 2009

Wanda Albanese De Leo