Parlare di espressionismo barocco è fin troppo facile, di fronte a questa pittura. Eppure, a ben vedere, il gioco delle prospettive scorciate e sghembe e l'apparizione delle figure quasi costantemente colte in situazione dinamica (e, ça va sans dire, innaturalistica) rimandando forse più a sontuosi tagli cinematografici, a inquadrature inquiete e impossibilitate a fissarsi, a temperature alte e ventose in cui volano corpi e si avvitano vesti, capigliature, respiri. ...È una pittura che genera allarme, non pacificazione contemplativa. Una pittura sapiente e rapida, tutta spinta sull'impeto, ma d'altronde sempre capace di organizzarlo entro una sintassi decisa, che impone allo spazio della tela la propria presenza e le proprie cadenze. Necessariamente un simile procedere esige una pennellata veloce e cruda, talora secche spatolate e forte, insistita densità materica intrisa di luce.

(Critica di Mario Lunetta)

 


"Ebbrezza" olio su tela 80x40 anno 2006
 


"Rosalia" olio su tela 89x116 anno 2007
 


"Danza spagnola" olio su tela40x50 - 2006
 

Dal barocco all'informale, dal cromatismo all'espressione, dal l'espressionismo al liberty, Doina si è caricata di energie e di suggerimenti. E sopratutto di entusiasmo, di amore riconquistato per la sua patria spirituale, il sogno impossibile che e diventato realtà: Roma. La Roma barocca di Doina e esuberante di colori e di travolgimenti: azzurri e gialli solari, rossi porpora, verdi smeraldino, ombre che si dilaniano in squarci di candore abbagliante, ocra morbida come la sabbia, guizzi repentini di cobalto e - protagonista - la figura. Netta e autoritaria, danzante o in fuga, abbandonata e pronta alla battaglia, la figura di Doina è la proiezione di un autoritratto. È sempre lei, in finzioni e mascheramenti, che si veste e si spoglia in un putiferio di stoffe, di paramenti, di stracci e di drappi. Combina figure confuse e al tempo stesso concrete. E' un balletto dove i movimenti sono stabiliti da un rigoroso coreografo e vengono scompigliati perché un vento sul palcoscenico ha fatto volare via i fogli dello spartito. E' un baccanale di colori che si scatena intorno alle figure di Doina, cioè intorno a se stessa.

(Critica di Ugo Moretti).
 


"L'amica R" olio su tela 40x50 - 2006


"L'amica M" olio su tela 70x50 - 2006

Doina Botez, galleria pag.: 1 | 2 | 3 |