(…) sembra che Possenti si rifaccia al suo stesso nichilismo
larvale e guizzante, da velature di agghiaccianti
chiffons salvati dalle mitiche spazzature che arano la terra, nel cercare e nel dare senso a qualcosa, ai feticci della credulità, ai relitti delle paure e degli incanti...Possenti sa che le molle del poter-ridere-di noi, per riavere lo scatto, hanno da consumare almeno tutta la propria ruggine, questo calore indelebile e volgare, avvinazzato del sangue. Ugualmente incancellabile la gessosa fissità delle larve che dai nabis a Bacon s’intonacano col rosa-violetto delle ciprie dirute dei muri. (…)
Alfonso Gatto |
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"La nascita di Afrodite", olio su tavola cm 40x15
Possenti nel corso degli anni ha saputo definire un mondo poetico e un linguaggio originali e aperti che hanno suscitato sin dagli esordi un diffuso interesse della critica.
Ha viaggiato molto e conosciuto personaggi e culture, ma ritorna sempre a Lucca, luogo magico che raccoglie come in un immensa valigia le testimonianze delle sue "escursioni" nel mondo... |
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Antonio Possenti, galleria pag.: 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 |