Possenti è un uomo e un pittore fuori dall’ordinario: dolcissimo, pieno di idee e impareggiabile inventore per sé e per gli altri. Possenti è delicato poeta di un surrealismo fin qui ignorato. Egli vive in un mondo incorrotto e inattingibile, in una dimensione ‘metafisica’ quotidiana e affettuosa. Uno de compiti dell’arte – in particolare di quella surrealista – è di rappresentare non ciò che è fuori, ma ciò che della realtà è sepolto dentro di noi. Possenti l’ha svelato. Nell’arte vi è un luogo per un fantasma, per un desiderio, per un attimo di felicità o di terrore, per una gioia, per un tormento. Ai mostri e agli incubi che ne derivano, ben prima del surrealismo, hanno provveduto Goya e Fussli. Altri ai desideri e alle gioie. In Possenti io vedo un Goya festoso, se non felice, con lo stesso tocco impalpabile e liquido, ma senza il dramma e le angosce, senza le ragioni di una storia così urgente e provveduto invece di una più tranquilla inclinazione alla favola, come un territorio sicuro, di fuga ma senza troppe illusioni. (…) Vittorio Sgarbi
 


"Un oracolo"
Olio su cartone telato, cm 30x20


"Sogno di Agamennone"
Olio su cartone telato, cm 50x40


"Pitagora con due badanti"
Olio su tavola, cm 16x30


"Scilla e Cariddi" Olio su tavola, cm 50x80

 

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